Sei muscoli per ciascun occhio ci permettono di volgere lo
sguardo in tutte le direzioni. Una serie di complessi meccanismi nervosi
centrali e periferici supportano la loro coordinazione e fanno in modo che i
due occhi restino allineati fra loro in tutte le direzioni di sguardo,
permettendoci così di mantenere costantemente una visione binoculare
(contemporanea con entrambi gli occhi) dell’ambiente che ci circonda. Quando
tale allineamento oculare viene a mancare si parla di strabismo.
Esso può manifestarsi sia nei bambini (fin dalla nascita o
nei primi anni di vita), che negli adulti. Mentre in questi ultimi si
verifica il fenomeno della visione doppia (diplopia), il bambino, che
è ancora in un’età di sviluppo delle funzioni visive, ha la capacità di
eliminare la seconda immagine e quindi di non accorgersi di questo fastidioso
disturbo. Questo meccanismo di compenso, detto soppressione, non è però del tutto positivo, in quanto porta col tempo ad un
minor utilizzo dell’occhio deviato e quindi ad un mancato completo sviluppo
della sua capacità visiva. L’occhio strabico resta quindi un occhio “pigro” (ambliope)
che, se non curato per tempo, non riuscirà mai più a raggiungere una buona
acuità visiva (neppure con gli occhiali). Il metodo più semplice ed efficace
è ancora quello di fare in modo che venga utilizzato
l’occhio ambliope mediante un’occlusione adeguata dell’occhio fissante. E’
quindi importante sapere che un bambino affetto da strabismo deve essere
curato il più precocemente possibile e che i migliori risultati si
ottengono iniziando le adeguate terapie (occhiali ed occlusione) già a pochi
mesi di vita.
Negli adulti non si corrono questi rischi di iposviluppo
visivo, ma ci si scontra con il problema diplopia. Anch’essa, nella
stragrande maggioranza dei casi, può essere risolta con una serie di
interventi terapeutici che, graduati nel tempo, vanno dalla semplice
occlusione dell’occhio deviato, all’uso di lenti prismatiche, all’utilizzo
della tossina botulinica, fino ad un vero e proprio intervento chirurgico.
Nella nostra breve disamina ci resta da prendere in considerazione il problema "estetico" (anche se la deviazione oculare è più da considerarsi un problema sociale e relazionale interindividuale). Anche in questo caso
si devono distinguere i bambini dagli adulti. Nei pazienti al di sotto dei
15-16 anni in genere non si incontrano particolari problemi in una correzione
chirurgica dello strabismo. E’ anche giusto però ricordare che non tutti gli
strabismi vanno corretti chirurgicamente. Ad esempio alcuni pazienti vanno
trattati con il semplice uso di lenti correttive, e quindi un intervento
chirurgico è spesso controindicato, altri presentano deviazioni estremamente
variabili, e quindi vanno sottoposti ad un eventuale
operazione in età più avanzata. Negli adulti invece si deve stare
molto attenti alla possibilità che un intervento chirurgico corregga sì il
problema estetico, ma induca anche ad una diplopia postoperatoria. E’ vero
anche che a tutt’oggi si hanno possibilità diagnostiche per prevedere le
percentuali di tale rischio e regolarsi di conseguenza.
In linea di massima, per correggere una deviazione oculare
abbiamo a disposizione due possibilità: o indebolire i muscoli che funzionano
troppo (Recessione), o rinforzare quelli che sono invece
ipofunzionanti (Resezione). In realtà esistono anche altri interventi
più complessi, ma che alla fine hanno sempre lo scopo di normalizzare e
riequilibrare la muscolatura oculoestrinseca.
La scelta dell’intervento sarà certamente dettata dalle
caratteristiche dello strabismo, ma sarà l’esperienza del chirurgo che dovrà
valutare il tipo e l’entità ottimali dell’intervento da eseguire.
Si può infatti affermare che in
strabologia non esistono delle regole fisse e che ogni paziente è un caso
unico ed a sé stante e che, come tale, va studiato e trattato.
Le più comuni forme di strabismo, oltre alle forme di tipo paralitico che meriterebbero una trattazione separata, sono:
Falso strabismo (epicanto)
La plica cutanea alla radice del naso è spesso eccessiva nei bambini piccoli e può far sì che il piccolo sembri strabico. Notare che nella figura accanto i riflessi corneali sono centrati in entrambi gli occhi.
Esotropia infantile
Al contrario del caso precedente l’occhio sinistro è chiaramente deviato verso l’interno. Esso necessita di cure precoci sia per un corretto sviluppo visivo, che per una risoluzione estetica del caso. Data l’entità della deviazione, molto frequentemente sono necessari più interventi.
Esotropia accomodativa
E’ questo un tipo di strabismo che viene totalmente corretto dall’uso degli occhiali. Notare come nell’immagine sinistra sia molto evidente uno strabismo convergente, che scompare completamente con la correzione ottica nell’immagina di destra. Una correzione chirurgica è in genere controindicata.
Exotropia
Uno strabismo
di tipo divergente può spesso iniziare come una forma intermittente (non
sempre evidente) di modesta entità (il famoso, se pur inesistente, “strabismo
di Venere” dell’accezione popolare). Se non curato adeguatamente può esitare
in forme molto fastidiose sia dal punto di vista funzionale che estetico.
Strabismo verticale Esistono varie forme di
strabismo verticale che in genere non si risolvono spontaneamente, ma che
necessitano di una terapia chirurgica
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